Il saggio ha l�obiettivo di analizzare la costruzione discorsiva della figura del brigante meridionale nel corso dell�Ottocento. L�autore pone in costante dialogo la produzione di Alexandre Dumas padre e le molteplici rappresentazioni culturali che ne hanno informato stilemi e prospettive interpretative, o che lo stesso scrittore ha contribuito a modificare. Il saggio prende avvio dall�analisi del processo di tipizzazione del brigante dal cappello a punta, ritenendo che esso scaturisca dall�incrocio tra immaginario letterario e conflitto politico. In seguito l�autore studia l�identificazione dei briganti come classe criminale, ipotizzando che tanto la dimensione folkloristica del criminale, quanto la sua eroizzazione in senso romantico, siano da connettere all�immaginario della delinquenza metropolitana della prima metà dell�Ottocento. Infine, l�autore evidenzia come il profilo ideologico attribuibile alle rappresentazioni del brigantaggio muti in funzione della congiuntura politica relativa al conflitto risorgimentale italiano, determinando processi di idealizzazione in età preunitaria e di criminalizzazione durante gli anni postunitari.
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