Di Fassino restano le profezie tutte sbagliate contro l’M5S e lo storico ‘abbiamo una banca’ riferito allo scandalo Unipol. Negli anni è stato virtualmente candidabile a tutto – dalla Consulta fino al suo sogno inconfessabile: il Quirinale – alla fine si è dovuto accontentare della poltrona di sindaco del capoluogo piemontese: dalle giovanili del Pci alla Fabbrica, storia di un uomo che vuole blindare il sistema Torino. Un sistema dominato dalla subalternità alle banche: la scena è dominata dai soldi e offuscata da un patto cinico tra il rottamatore Renzi e l’ex studente dei gesuiti.
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