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Ripensare il diritto pénale (a dieci anni dalla scomparsa di Federico Stella)

  • Autores: Mario Romano
  • Localización: Rivista italiana di diritto e procedura penale, ISSN 0557-1391, Vol. 60, Nº 1, 2017, págs. 1-13
  • Idioma: italiano
  • Títulos paralelos:
    • Rethinking Criminal Law (Ten Years after Federico Stella Passed Away)
  • Texto completo no disponible (Saber más ...)
  • Resumen
    • English

      After paying tribute to the late lamented colleague to whom the conference is dedicated, the Author reviews the different kinds of criminal law (broadly under stood) and points out how criminal law has grown in all sectors over the past years, also as a result of the consistent addition of rules originating from the EU. In some áreas, such as business criminal law, the European influence has been positive at times, but hypertrophy remains the main shortcoming of our criminal law. Some potential remedies to this state of affairs include reducing the scope of "true" criminal law, enacting new types ofpenalties and experimenting with new forms of restorative justice. Another serious downside of our criminal law is the multi-level uncertainty generated by the intricate interplay ofnorms of different sources. Their practical application, which is further complicated by the interaction between our legal system and the supra-national orders (EU and ECHR) and by the difficult dialogue among European Courts and sometimes also between them and our Constitutional Court, carries the risk of conveying a dangerous impression of precariousness and lack of stability. One example is the loóse nature of the "Engel criteria ": while they wereforged in order to broaden the scope ofguarantees granted to the citizens, they even fail to clarify the very notion of "matiére pénale". The Author wraps up by advocating a system that is orderly and consistent, and he recalls the tasks of the legal scholars in this regard. With a note of modérate optimism, he recognizes a gradual development of a criminal law that is less unfair than in the past and is mindful of both the victim and the defendant.

    • italiano

      Dopo un ricordo del compianto collega a cui il convegno é dedicato, l'Autore si sofferma sui vari tipi di diritto pénale (inteso in senso lato) e ne osserva la crescita in ogni settore, favorita anche dal continuo afflusso di norme di derivazione dall'UE. In alcuni ambiti, come in diritto pénale económico, l'influenza europea é stata a volte positiva, ma l'ipertrofia resta il primo difetto del nostro diritto pénale.

      Possibili rimedi sonó una riduzione del "penale/penale", l'introduzione di nuovi tipi di pena, la sperimentazione di forme di giustizia riparativa. Altro serio difetto del diritto pénale é l'incertezza multilivello del complesso di norme delle diverse fonti.

      La loro applicazione pratica, complicata dal rapporto del nostro ordinamento con quelli sovranazionali (UE e CEDU) e acuita dalle difficoltá di dialogo delle Corti europee tra loro (e talora con la Corte costituzionale), rischia di diffondere nei fatti una pericolosa sensazione di quasi precarietá o casualitá del diritto. Un esempio per tutti é la stessa approssimativitá dei criteri Engel, i quali, sebbene coniati al fine di ampliare le garanzie del cittadino, non riescono a rendere certa neppure la nozione primaria di "matiére pénale". Al termine, l'Autore sottolinea l'esigenza del recupero di un sistema ordinato e coerente e i compiti della dottrina al riguardo.

      Conclude tuttavia con una nota di moderato ottimismo nel constatare il progressivo affermarsi di un diritto pénale meno ingiusto rispetto al passato, attento sia alia vittima del reato che alia persona del reo.


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