Examining Le lettere da Capri, this essay analyses the nature and forms of eros in Soldati’s writing from the standpoint of that Seventeenth-century religiosity fostered by the writer from Turin in an effort to understand heuristically the phenomena of existence. Libertinism proves to be the flip side of mystic love, both bearing witness to an original lack, to an inacceptable and irreversible loss that constrains the individual to wander perpetually.
Soffermandosi su Le lettere da Capri, il presente studio analizza la natura e le forme che l’eros assume nella pagina soldatiana, leggendolo alla luce di quella religiosità secentesca promossa dallo scrittore torinese a chiave euristica dei fenomeni dell’esperienza, nella cui ottica il libertinismo si presenta come lo specchio rovesciato dell’amore mistico, entrambi testimoni di una mancanza originaria, di una perdita inaccettata e tuttavia irrisarcibile, che condanna l’individuo a un’erranza permanente.
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