La radicale estraneità di Paolo Sylos Labini alla teoria neoclassica e il suo ricollegarsi alle posizioni degli economisti classici e di Marx hanno alla base una profonda esigenza di realismo: è dall’osservazione empirica che, egli ritiene, la riflessione teorica deve prendere le mosse, e non dal postulato del comportamento massimizzante. La prospettiva di ricerca che Sylos si dà a partire da questa convinzione è caratterizzata dalla ricostruzione di sequenze di azioni e reazioni che si snodano nel tempo seguendo percorsi non definibili in anticipo. Originalità e spregiudicatezza di pensiero gli consentono di sfruttare appieno le potenzialità di questa impostazione nell’analisi di aspetti importanti del mondo reale, quali i meccanismi e le forme del cambiamento economico, la dinamica dei salari monetari e le sue ripercussioni su quella dei salari reali, l’influenza esercitata dalla distribuzione del reddito sui consumi e, attraverso essi, sulla crescita.
© 2001-2024 Fundación Dialnet · Todos los derechos reservados