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Resumen de Salveminiani e machiavellici

Michele Salvati

  • Sylos Labini, come Salvemini, credeva in un impegno civile fondato sull’indignazione, poco incline a riconoscere che il mondo è difficilmente distinguibile in modo manicheo. Ma è forse necessario, per impegnarsi, per reagire all’indifferenza e all’apatia, credere ad una distinzione manichea tra bene e male, bianco e nero, di qua o di là? Non può impegnarsi, organizzarsi politicamente per migliorare le cose, anche chi crede in un’etica della responsabilità, anche chi non respinge in toto l’ottica machiavellica della politica? Chi crede che grigio sia il colore del mondo e combatte per alcune aree bianche su uno sfondo grigio o nero? Questo è l’interrogativo che divide i salveminiani come Sylos dai “machiavellici”.Anche se le due schiere hanno perlopiù nemici comuni nei cinici e negli indifferenti.


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