Le dinamiche dello "spazio" nell'arte del dopoguerra: il "Groupe Espace" e l'"Arte Spaziale".
Il termino "Spazio" viene utilizzato come elemento fondativo di poetica sia dal "Groupe Espace", fondato in Francia nel 1951 da André Bloc e Féliz Del Marle, sia dagli artisti dello Spazialismo riunitisi intorno a Lucio Fontana, in Italia, fra il 1947 e il 1948. Il significato attribuito a quel termine dai due gruppi, tuttavia, denota posizioni estetiche radicalmente diverse. Per gli artisti di "Espace", influenzati dal Costruttivismo e dalla filosofia del Bauhaus, "spazio" stava a indicare una concezione razionale della forma plastica, secondo principi compositivi di ordine e funzionalismo. Per gli Spazialisti, al contrario, lo spazio è mistero, intuizione ed espressione spirituale, quindi all'opposto di un'idea di arte fedele ai principi della produzione meccanizzata. Il "concetto spaziale" di Fontana, infatti, rimane in bilico fra lo spazio razionale del Surrealismo e l'immaginario ispirato dalla Fantascienzia contemporanea, puntando verso la visione del cosmo. L'artista, per lui, è dunque un avventuriero alla ricerca dell'ignoto invece che un designer o un progettista.
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