This paper examines the most critical aspects related to independent work performed in prison. After providing an overview of legislation that applies to this form of employment, an analysis is carried out about how independent work in prison should be classified from a legal point of view. On this point, an argument is made that independent work in prison shall be place on an equal footing with that performed by free workers, and that Article 4 of the Italian Constitution should also apply to inmates, particularly because penalties are seen as a way to rehabilitate offenders. The paper concludes by pointing out the shortcomings in national legislation on prison work, which is still seen as compulsory, highlighting the need to put forward rules that take into account the main characteristics of this form of employment.
Con questo scritto ci si propone di analizzare alcuni degli aspetti critici che sotto il profilo tecnico-giuridico interessano il lavoro in proprio nelle carceri: dopo una breve disamina a carattere diacronico della disciplina applicabile (§ 2), è posto il problema della qualificazione di tali rapporti nell’ambito del tipo legale, evidenziando come anche su tale profilo siano impiegabili le regole previste per il lavoro libero (§ 3). A seguire è analizzato il tema dell’applicabilità ai detenuti del principio di fonte costituzionale, dettato all’art. 4 Cost., della libertà di scelta del lavoro (§ 4), considerando come esso si coordini con quello della funzione rieducativa della pena (§ 4.2). Infine, tenendo conto dei limiti dell’attuale assetto normativo, in cui il lavoro nelle carceri è definito ancora come obbligatorio, si evidenzia la necessità di promuoverne la diffusione guardando alle particolari modalità che lo caratterizzano (§ 5).
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