Le parti della notte. La conoscenza degli astri e il computus nel Medioevo

• Eva Spinazzè ^[1]
  1. [1] Università Ca'Foscari Venezia, Italia
• Localización: Antonianum, ISSN 0003-6064, Nº. 1 (Ianuarius-Martius), 2017, págs. 107-132
• Idioma: italiano
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• Resumen
  • English

    In the Middle Ages the daytime sky and the night-time sky were attentively observed, especially for the purpose of compiling agricultural calendars and of noting the passage of time in the monastic environment; this is attested by numerous mediaeval treatises about liturgical and astronomical subjects, preserved in different libraries throughout Europe. Sometimes the descriptions of the heavens found in manuscripts allow for dating that particular moment. We can find an example of this in the work Liber de computo attributed to Rabanus Maurus, a book preserved in the "Biblioteca Antoniana” in Padua (ms I-27), where the sky described by the teacher corresponds to the night of the 9th of July in 820 A.D., the year that can be seen interpreted by the first draft of that work.

  • italiano

    Nel Medioevo si scrutava attentamente il cielo diurno e notturno soprattutto per la compilazione dei calendari agricoli e per la scansione del tempo in ambito monastico, questo è testimoniato dai numerosi trattati medioevali di argomento liturgico e astronomico conservati nelle varie biblioteche in tutta l'Europa. Talvolta le descrizioni del cielo presenti nei manoscritti permettono di datare quel certo momento. Troviamo un esempio nell'opera Liber de computo attribuita a Rabano Mauro, conservata nella Biblioteca Antoniana a Padova (ms I-27), dove il cielo narrato dal maestro corrisponde a quello della notte del 9 luglio 820, anno che può essere interpretato con la prima stesura dell'opera.