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«Inusitata spectaculi». Il paesaggio al tempo di Salvator Rosa, Nicolas Poussin e Athanasius Kircher

  • Autores: Camilla Fiore
  • Localización: Storia dell'arte, ISSN 0392-4513, Nº. 142, 2015, págs. 66-84
  • Idioma: italiano
  • Texto completo no disponible (Saber más ...)
  • Resumen
    • La voluminosa opera del gesuita A. Kircher è il riflesso del profondo cambiamento seguito alle rivoluzionarie scoperte scientifiche seicentesche che indussero eruditi, artisti e scienziati ad osservare la realtà con uno sguardo del tutto nuovo. Sulle valenze simboliche e rivelatrici della natura Kircher tornò più volte in tre trattati degli anni Settanta (Ars Magna Luci et Umbrae, Mundus Suberraneus e Latium id est), con il fine di dimostrare come alcuni fenomeni naturali – l’arcobaleno, l’aurora, gli eventi astronomici, temporali – fossero rivelatori della forza creatrice divina. L’autrice ripercorre il pensiero del gesuita e individua nell’opera dei più rinomati pittori di paesaggio attivi a Roma, Salvator Rosa e Nicolas Poussin, una fonte preziosa cui attingere per elaborare il concetto di Natura Pictrix. Alla rappresentazione del paesaggio e alla capacità di riprodurre i fenomeni naturali, Kircher dedica un intero capitolo in cui il riferimento ai trattati sulla pittura e alle idee che circolavano nella cerchia alessandrina emergono dal confronto tra trattati, corrispondenza e quadri di paesaggio.


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