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Bassani e l’omosessualità

  • Autores: Valter Puccetti
  • Localización: Cuadernos de filología italiana, ISSN 1133-9527, Nº. 23, 2016, págs. 27-41
  • Idioma: italiano
  • Títulos paralelos:
    • Bassani and homosexuality
  • Enlaces
  • Resumen
    • English

      In this essay the author analyzes the presence of homosexuality, as well as its symbolic equivalents of injured or diminished virility, in Giorgio Bassani’s narrative. In this direction, the most significant texts are considered The Gold Rimmed Glasses (where the tragic hero is an homosexual), Behind the Door and The Heron, but also the figure of Alberto (and somewhat of the protagonist and narrator) in The Garden of the Finzi-Contini and of Barilari in One night in ‘43 are the subject of thematic interpretation. The author claims that homosexual identity is not investigated itself and ontologically legitimized by Bassani, but takes the value of a metaphor for exclusion, even a violent one, as the one that struck, at the same time, Jewish identity after the enactment of Racial Laws in Italy. From this point of view, the doubt on the “conformity” of his own sexuality, the fear this sexuality would meet the regime’s propaganda stereotypes, or (in Behind the Door) the liberating projection of these stereotypes on an antagonistic character and alter ego seem to inhabit the protagonists of the aforementioned novels and short stories and produce, with their diverted or evaded questions, the agony of false consciousness

    • italiano

      In questo saggio l’autore analizza la presenza dell’omosessualità, nonché dei suoi equivalenti simbolici della virilità lesa o diminuita, nella narrativa di Giorgio Bassani. In tale direzione, i testi bassaniani più significativi vengono considerati Gli occhiali d’oro (in cui il tragico protagonista è un omosessuale), Dietro la porta e L’airone, ma anche la figura di Alberto (e, in parte, dello stesso protagonista) nel Giardino dei Finzi-Contini e quella di Barilari in Una notte del ’43 sono oggetto di interpretazione tematica. L’autore del saggio cerca di mostrare che l’identità omosessuale non è da Bassani indagata in sé e legittimata ontologicamente, ma assume un puro valore di metafora dell’esclusione, anche violenta, quella che parallelamente colpì l’identità ebraica dopo l’emanazione delle leggi razziali in Italia. Secondo questa angolazione di lettura, il dubbio sulla “conformità” della propria sessualità, il timore di un’omologazione di essa agli stereotipi della propaganda di regime o (in Dietro la Porta) la proiezione liberatoria di questi ultimi su un personaggio antagonistico / alteregoico, sembrano abitare i protagonisti dei romanzi e dei racconti succitati e produrre, coi loro interrogativi deviati o elusi, i tormenti della falsa coscienza.


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