Milán, Italia
Novecento di ricondurre le prime testimonianze mensurali nell'alveo del 'gotico' speculativo, in quanto 'origine' di un presunto processo di evoluzione polifonica. Al contrario, restituendo alla vocalità di Notre Dame il ruolo di pratica prevalentemente estemporanea, non scritta e, soprattutto, espressione ultima di un'enfasi liturgica 'romanica', è possibile sanare alcuni fraintendimenti storiografici e offrire una chiave di lettura alternativa alle notazioni superstiti del corpus polifonico parigino. Il contributo si completa con quello di Livio Giuliano in questa stessa rivista.
© 2001-2024 Fundación Dialnet · Todos los derechos reservados