Nonostante abbia pubblicato più di un libro dedicato al sacro, da quell’ormai lontano Una nuvola come tappeto, di sé dice che non è credente, né un biblista o uno specialista, ma solo un lettore assiduo del Libro (in ebraico antico) che non si riconosce un sentimento religioso. Erri De Luca racconta il suo primo incontro con il sacro – a otto anni – e quello con l’Antico Testamento, “il resoconto di un impatto tra una divinità e un ascolto” (di alcuni libri ha offerto traduzioni ormai notissime). E nel farlo tratteggia i contorni di una storia di gratitudine.
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