Nouri Bouzid (entrevistado), Roberto Silvestri (entrev.)
Sulle cosiddette primavere arabe e sulla situazione in cui versa il Medio Oriente ha uno sguardo lucido e lontano dalla retorica della stampa occidentale. Uno sguardo libero, coerente con la sua storia: il regista tunisino Nouri Bouzid nella sua vita e nella sua carriera non ha mai fatto sconti a nessuno. E ha sempre pagato cara la sua libertà: sotto l’ex presidente Burghiba è stato imprigionato e torturato, con Ben Ali ha conosciuto regolarmente la censura, ma anche con i militanti del partito islamista Ennahda non gli è andata meglio.
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