Ha concluso qualche mese fa la sua prima regia operistica, quella dell’Otello per il San Carlo di Napoli, e sta già mettendo a punto il suo nuovo lavoro: un film realizzato assieme a un’organizzazione per i diritti umani di cui fanno parte donne israeliane e palestinesi che hanno perduto i loro figli a causa del conflitto. Per il regista Amos Gitai sono queste sacche di resistenza, è l’assunzione personale di responsabilità a tenere viva la speranza che sia possibile un dialogo vero tra le persone. Ed è questo che vale la pena raccontare.
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