Nonostante dilaghi nella politica di alcuni paesi – pensiamo per esempio all’Italia – la religione non sta vivendo un’età dell’oro: la percentuale dell’umanità che si dice ‘non religiosa’ è salita dallo 0,2 per cento dell’inizio del XX secolo all’11,8 del 2010. Oggi non sono più solo gli intellettuali a capire che la vita può essere più umana e più onesta senza religione. Un dato incoraggiante: le religioni infatti non fanno che dividerci. Basti guardare al fossato che si sta scavando in Europa fra cristiani e musulmani.
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