Ayuda
Ir al contenido

Dialnet


Rilevanza civile dei controlli canonici

  • Autores: Mauro Rivella
  • Localización: Quaderni di diritto ecclesiale, ISSN 1124-1179, Vol. 29, Nº. 4, 2016 (Ejemplar dedicado a: Il vicario episcopale per la vita consacrata), págs. 490-499
  • Idioma: italiano
  • Texto completo no disponible (Saber más ...)
  • Resumen
    • español

      The study illustrates the doctrine and the jurispurdence of the Italian State with respect to the disposition of art. 18 of the Norms about ecclesiastical entities and goods [Norme sugli enti e i beni ecclesiastici] (cited as law 20 M ay 1985, n. 222). On the basis of the general principle of the independence and sovereignty, within its proper state of law, of the norms of the Church with respect to those of the State, the Italian judge recognizes that the administration of goods belonging to ecclesiastical entities is subjected to its own rules of canon law and, in particular, to the normative structure of the limitations of power of representation and of control present in it. Such principle is surrounded by the necessity to guarantee the reliability of third parties to stipulate juridic transactions with the ecclesiastical entity. For such reason the eventual limitations of powers of representation of the administrators and the authorizing mechanism on the part of the higher authority in the case of alienation and of acts of extraordinary administration may be invoked in order to safeguard the interests of the ecclesiastical entity only in cases where they are known, resulting with certitude from the Code of Canon Law or from the register of juridic persons.

    • italiano

      Lo studio illustra la dottrina e la giurisprudenza dello Stato in merito al disposto dell'art. 18 delle Norme sugli enti e i beni ecclesiastici (citate come legge 20 maggio 1985, n. 222). In base al principio generale dell'indi­ pendenza e della sovranità, nel proprio ordine, dell'ordinaimento della Chiesa rispetto a quello dello Stato, il giudice italiano riconosce che l'amministrazione dei beni appartenenti agli enti ecclesiastici è soggetta alle regole proprie del diritto canonico e, in particolare, al regime delle limitazioni dei poteri di rappresentanza e dei controlli in esso previsti. Tale principio è temperato dall'esigenza di garantire l'affidamento dei terzi che stipulano negozi giuridici con l'ente ecclesiastico. Per tale ragione le eventuali limitazioni dei poteri di rappresentanza degli amministratori e il meccanismo autorizzativo da parte dell'autorita superiore nel caso di alienazioni e di atti di straordinaria amministrazione possono essere invocate a tutela degli interessi dell'ente ecclesiastico solo nel caso in cui siano conoscibili, risultando con certezza dal Codice di diritto canonico o dal registro delle persone giuridiche.


Fundación Dialnet

Dialnet Plus

  • Más información sobre Dialnet Plus

Opciones de compartir

Opciones de entorno