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La riserva della confermazione al vescovo nei primi secoli

  • Autores: Giuliano Brugnotto
  • Localización: Quaderni di diritto ecclesiale, ISSN 1124-1179, Vol. 29, Nº. 2, 2016, págs. 143-155
  • Idioma: italiano
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  • Resumen
    • English

      It has been written that in the first centuries the sacraments of Christian initiation were administered in one single celebration both in the East and in the West. Truly, the patristic and magisterial evidence presents a more complex praxis. In the first centuries the sacrament of Confirmation was celebrated collectively under the presidency of the bishop, especially on Easter night. But in that celebration the bishop did not always celebrate baptism. To him was reserved the imposition of the hands in order to transmit the gift of the Holy Spirit. The mass conversion known in the fourth century and the diffusion of Christianity in rural regions, brought about the imposition of the hands and the Chrismal unction by the Bishop performed at a later stage, generally close to the moment of Baptism. There was recognized therefore a reservation for the bishop to "render more perfect" the life of the baptized with the gift of the Spirit. This contribution examines the foundations on which such a praxis was constructed.

    • italiano

      E stato scritto che nei primi sei secoli i sacramenti dell'iniziazione cri­ stiana furono amminisfrati in un'unica celebrazione sia in oriente che in occidente. In realta le testimonianze patristiche e magisteriali presentano una prassi piu complessa. Nei primi secoli il sacramento della confermazione veniva unitariamente celebrato sotto la presidenza del vescovo, specialmente nella notte di Pasqua. Ma in quella celebrazione non sempre il vescovo celebrava ilbattesimo. A lui spettava in modo particolare l'imposizione delle mani per trasmettere il dono dello Spirito Santo. La conversione in massa conosciuta nel quarto secolo e la diffusione del cristianesimo nelle zone rurali, hanno comportato che l'imposizione delle mani e dell'unzione crismale da parte del vescovo fosse fatta in secondo momento, generalmente vicino a quello del battesimo. Si riconobbe dunque una riserva al vescovo di "perfezionare" la vita del battezzato con il dono dello Spirito. Il contributo esamina su quale fondamento si è appoggiata tale prassi.


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