The opposition between “in real life” an “in virtual life” is often used of, in order to distinguish between two parts of the world. We are supposed to live a virtual life on the Internet, behind the lightened screen of our computer, while we are supposed to live a real life in the real world. I claim that the Internet is not a virtual world, and that it is a part of the actual world for there are causal links between the Internet and the so-called real world. According to David Lewis, worlds that are causally linked to each other cannot be different worlds. The only way to conceive of the Internet as a part of the actual world is to adopt Maurizio Ferraris’ hypothesis about documentality because, under such a hypothesis, what one writes has a causal power.
L’opposizione fra “nella vita reale” e “nella vita virtuale” è spesso usata per distinguere fra due parti del mondo. Si suppone che viviamo una vita virtuale su Internet, dietro lo schermo illuminato del nostro computer, mentre nel mondo reale viviamo una vita reale. Sosterrò che Internet non è un mondo virtuale, e che è invece parte del mondo attuale poiché tra Internet e il cosiddetto mondo reale vi sono connessioni causali. Stando a David Lewis, mondi che sono in connessione causale fra di loro non possono essere mondi distinti. L’unico modo di concepire Internet come parte del mondo attuale è adottare l’ipotesi della documentalità di Maurizio Ferraris, perché stando a tale ipotesi, ciò che viene scritto ha poteri causali.
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