L'A. del saggio descrive, collocandola nel panorama storico-letterario dell'Italia nella prima metà dell'Ottocento, la figura dell'intellettuale greco Andrea Mustoxidi. Il critico Andrea Scardicchio individua i cardini dell'assetto formativo del Mustoxidi e ricostruisce la fitta rete di relazioni culturali che intrattenne in Italia durante gli anni del suo soggiorno considerando come fonte primaria il carteggio inedito tra lo scrittore nativo di Corfù e Giovan Pietro Vieusseux protrattosi per oltre un ventennio dal 1825 al 1849. Il blocco comprende ventiquattro missive autografe indirizzate dal Mustoxidi al Vieusseux e due di riscontro conservate presso la Biblioteca Nazionale di Firenze. A queste, in seguito al riscontro archivistico effettuato dalla studiosa Kostantina Zanou, se ne aggiungono altre custodite presso la diocesi arcivescovile di Corfù. Correda il contributo la riproduzione di quattro lettere dell'epistolario
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