Nei processi di produzione dello spazio urbano trovano espressione non solo le forme del potere, ma anche quelle del contro-potere. La città pianificata si trasforma in incubatrice di azioni civiche di resistenza che, dando vita a nuovi spazi ibridi, destabilizzano il paesaggio urbano. È questo il caso dell’esperienza del Huerto del Rey Moro di Siviglia che si analizza nel presente contributo. Qui, l’allestimento di orti urbani comunitari risponde a una nuova modalità di spazio pubblico che, coniugando il metabolismo ambientale a quello sociale, contribuisce a plasmare nuovi immaginari urbani.
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