La costruzione nel Peloponneso romano: tradizione, sperimentazione e innovazione nell’uso del laterizio

• Autores: Paolo Vitti
• Localización: Archeologia dell'architettura, ISSN-e 2038-6567, ISSN 1126-6236, Vol. 20, 2015 (Ejemplar dedicado a: Il Laterizio nei cantieri imperiali. Roma e il Mediterraneo: atti del I Workshop "Laterizio" (Roma, 27-28 novembre 2014) / coord. por Évelyne Bukowiecki, Rita Volpe, Ulrike Wulf-Rheidt), págs. 190-205
• Idioma: italiano
• Títulos paralelos:
  • Building in the Roman Peloponnese: tradition, experimentation and innovation in the use of bricks
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• Resumen
  • English

    In the aftermaths of the Battle of Actium (31 BCE) the cities of the province of Achaia experienced a new impetus in their building activity. The use of the brick in these early buildings may be explained as a remnant of brick (fired and un-fired) construction during the Hellenistic period in Greece, as certified by Vitruvius. However, these constructions were also taking advantage of the knowhow acquired in Northern Italy, where brick construction had spread as early as the 3rd century BCE. The bricks used in Achaia in these early period were usually thicker than those of later construction. They were employed both for walls and vaults, being the latter particularly important for the development of a different vaulting technique than the ones used in Rome. Between Nero and the Antonines, when building activity also spread out of the urban and suburban area, bricks begun to be cut into triangular shapes from square ones, while brick vaulting evolved into more complex brick patterns. The aim of this paper is to analyze some case studies in order to assess the use of fired brick in the Peloponnese and comment on the structural advantages offered by this material in wall and vault construction.

  • italiano

    All’indomani della battaglia di Azio (31 a.C.) la provincia Acaia sperimenta una crescente attività edile, che si concretizza principalmente nelle città. I costruttori impiegano il laterizio, facendo riferimento ad una tradizione locale, tramandataci da Vitruvio, ma anche a modalità costruttive direttamente influenzate dall’edilizia della regio X. Questi primi laterizi sono di spessore alto e spesso di forma rettangolare. Fondamentale per la formazione del linguaggio costruttivo dell’Acaia è l’impiego del laterizio per la costruzione delle volte. Tra Nerone e gli Antonini, quando si avviano numerosi programmi edili che travalicano il territorio urbano, l’impiego di paramenti laterizi, ottenuti dalla riduzione di mattoni quadrati alla forma triangolare, si diffonde accanto ad un repertorio sempre più ricco di volte laterizie. Con riferimento all’utilizzo del laterizio in murature e volte, l’articolo indaga, attraverso una serie di casi studio, le modalità con cui nel Peloponneso vengono affrontate questioni di carattere strutturale e costruttivo.