Bolonia, Italia
Il Senato francese ha una lunga tradizione che risale, perlomeno, agli inizi della Terza Repubblica. La sua natura di Camera di rappresentanza delle comunità locali, e in particolare di quelle di piccole e medie dimensioni dei territori rurali e/o periferici, costituisce l’eredità più importante di quella tradizione. Per quanto concerne il ruolo che la Camera alta ha svolto sin dai tempi della Terza Repubblica nell’ambito della formazione delle leggi e del controllo dell’esecutivo, esso ha conosciuto significativi mutamenti nel tempo. Tuttavia è possibile rilevare un’azione costante dei senatori volta a rafforzare il potere della propria Assemblea. Dopo una breve ricostruzione dell’esperienza del Senato nella Terza e nella Quarta Repubblica, l’articolo analizza in modo dettagliato la natura del Senato della Quinta Repubblica e il ruolo da esso svolto nel sistema politico francese contemporaneo. Esso, inoltre, pone particolare attenzione ad alcune criticità riguardanti, in particolare, la dimensione rappresentativa del Senato, così come alle modalità specifiche attraverso le quali esso contribuisce al processo di formazione delle leggi e al controllo del potere esecutivo. In conclusione, il saggio sottolinea come, nonostante la natura asimmetrica del bicameralismo francese che attribuisce una posizione dominante all’Assemblea nazionale e nonostante la razionalizzazione del parlamentarismo che pone l’esecutivo e la sua maggioranza alla Camera bassa (dominata dal primo) al centro del sistema politico, il Senato francese sia in grado di giocare un ruolo tutt’altro che marginale, in particolare con riferimento alla legislazione e ai suoi contenuti.
© 2001-2024 Fundación Dialnet · Todos los derechos reservados