Le creature fantastiche della pittura di Bosch sono state messe in relazione con le drôlerie dei manoscritti miniati medievali. Dopo alcune riflessioni preliminari sulla diversa concezione del margine in età tardogotica e rinascimentale, verranno prese in considerazione alcune consuetudini illustrative dei fregi nei codici italiani del Rinascimento. In essi i margini, seguendo la mise en cadre di Leon Battista Alberti, divengono vere e proprie cornici architettoniche della miniatura figurata. Natura e antico popolano i margini e costituiscono l’aspetto più originale della miniatura del Rinascimento italiano. Alcuni miniatori tuttavia, quali Antonio da Monza e Matteo da Milano, attingono all’immaginario fantastico medievale, coniugandolo alla decorazione a grottesca di antico retaggio.
Fantastic beasts in Bosch’s paintings have been compared with the drôleries of medieval illuminated manuscripts. After some preliminary reflections on the different ideas of margin in the late Gothic period and in the Renaissance, my paper will present some illustrative traditions in illuminated friezes of Renaissance Italian manuscripts. Here illuminated margins are painted according to Leon Battista Alberti’s mise en cadre, thus becoming authentic architectonic frames of figurative miniatures. Naturalistic and classical elements are the protagonists of the margins and represent the most original aspect of Renaissance Italian illumination. Nonetheless, some illuminators, such as Antonio da Monza and Matteo da Milano, took inspiration from medieval fantastic imagination, combining these suggestions with the ancient grotesque decoration.
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