Nell'esaminare l'esordio del romanzo manzoniano nelle diverse redazioni del "Fermo e Lucia", della 'Seconda minuta' e dei "Promessi sposi", all'interno della revisione generale dell'opera (tuttavia nella scelta costante del genere del romanzo storico), Güntert dimostra i cambiamenti intervenuti nella visione etica e nelle scelte estetiche dello scrittore. La revisione del "Fermo e Lucia" ebbe come intento di fondo la ricerca di una sempre maggiore organicità, senza rinunziare in alcun modo all'impianto storico e potenziando l'attenzione ai valori etici. L'atteggiamento progettuale di Manzoni si rivela già nelle descrizioni del paesaggio intorno a Lecco nel primo capitolo, visto da una prospettiva diversa, prima ancora che stilisticamente rivisitato; già in esse - scrive Güntert - si evince il passaggio dall'idea del 'divenire' a quella di uno spazio circolare e chiuso che l'occhio di un osservatore può contemplare nella sua interezza e il linguaggio adoperato diviene da potenzialmente allegorico potenzialmente metaforico.
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