L’attuale crisi rappresenta un punto di rottura per il modello sociale greco. I due Programmi di risanamento economico che sono seguiti alla crisi del debito sovrano del 2009 non hanno solo innescato una recessione economica guidata dallo Stato, ma hanno anche comportato una trasformazione radicale delle istituzioni del mercato del lavoro che esistevano prima della crisi, nonché del regime di welfare. Una serie “infinita” di riforme ha portato alla distruzione del regime giuridico di forte tutela dell’impiego, all’eliminazione della contrattazione collettiva, alla ristrutturazione del sistema previdenziale, alla riduzione del settore pubblico e a drastici tagli al welfare. Tali riforme radicali, sommate a una disoccupazione a livelli da depressione e al collasso di salari e redditi, hanno accentuato la precarietà e l’indigenza nel breve termine. Esse suggeriscono, inoltre, una transizione graduale verso un nuovo modello sociale basato su mercati del lavoro deregolamentati, una protezione sociale di tipo residuale e un nuovo partenariato pubblico-privato nelle prestazioni di welfare.
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