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Resumen de La ristrutturazione industriale europea e il ruolo del potere pubblico

Francesco Garibaldo

  • Questo saggio presuppone il quadro definito da Mariana Mazzucato nel suo volume sullo Stato imprenditoriale per elaborare alcuni suggerimenti sulle politiche industriali necessarie per condurre l’Unione europea fuori dalla crisi attuale.

    In primo luogo, si sostiene che per una discussione pubblica realistica su questo argomento è rilevante analizzare il percorso delle trasformazioni e delle ristrutturazioni industriali nell’UE a partire dal piano Delors. Nuovi protagonisti industriali sono venuti alla ribalta con il potere di strutturare e manipolare la nuova zona industriale ed economica. La nuova configurazione industriale, organizzata fuori dai tradizionali quadri nazionali, sta soppiantando i criteri tradizionali di analisi, sui flussi commerciali all’interno dell’UE, nonché sull’assetto istituzionale dell’UE, vale a dire i confini giurisdizionali delle politiche pubbliche, con la transizione da una struttura gerarchia a una transcalare.

    In secondo luogo, il concetto di piena occupazione come lo scopo principale della crescita e delle decisioni politiche delle autorità pubbliche, in particolare in materia di innovazione, è stato abbandonato.

    In terzo luogo, cosa è l’innovazione? È necessario un nuovo concetto di innovazione. Se gli aspetti macroeconomici e sociali sono presi in considerazione, si rende necessario porre una serie di domande: innovare che cosa? Innovare per ottenere che cosa? Per soddisfare genericamente un cliente/consumatore indipendentemente dalla natura e la qualità della domanda? O, viceversa, per stabilire le gerarchie degli obiettivi? Un insieme di priorità deciso in un processo democratico, cioè, in un processo in cui gli organi elettivi e democratici hanno il potere di fissare l’agenda economica. Perché innovare?


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