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Il World Class Manufacturing come nuovo modello produttivo e le opinioni dei lavoratori

  • Autores: Luciano Pero
  • Localización: Economía & lavoro: rivista quadrimestrale di politica economica, sociologia e relazioni industriali, ISSN 0012-978X, Vol. 49, Nº 3, 2015, págs. 21-36
  • Idioma: italiano
  • Texto completo no disponible (Saber más ...)
  • Resumen
    • Molti studi hanno mostrato che la scarsa crescita di produttività del settore manifatturiero italiano è un fenomeno che inizia sin dalla metà degli anni Novanta. Sulle sue cause, tuttavia, ci sono opinioni diverse. L’articolo offre una lettura delle difficoltà del sistema manifatturiero centrata sulla debolezza dell’innovazione organizzativa e tecnologica nel periodo 1995-2015, che si è aggiunta alle molte altre cause. Gli argomenti portati a sostegno di questa tesi sono due. Il primo è di tipo storico e riguarda la debolezza dell’innovazione organizzativa negli anni 1994-2008, ad esempio per l’insuccesso di molti progetti di introduzione della lean production. Il secondo è basato sullo studio delle imprese che oggi presentano invece buone performance ed escono bene dalla crisi. Queste imprese, come il gruppo FIAT, Luxottica e altre, hanno adottato nuovi modelli più evoluti di lean, basati sul forte coinvolgimento dei lavoratori e sulla loro partecipazione diretta al miglioramento continuo. Il World Class Manufacturing (WCM) è un esempio tipico di questi nuovi modelli. Nell’ultima parte, l’articolo riassume una ricerca del sindacato FIM-CISL per mostrare come il miglioramento delle condizioni di lavoro prodotte dal WCM e il coinvolgimento dei lavoratori abbiano prodotto un profondo cambiamento nella cultura operaia, che sta alla base dei successi del modello produttivo.


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