The so-called “anticorruption” defines the set of rules and measures to prevent and limit “maladministration”, i.e. dysfunctions and inefficiency in the public sector.
Anticorruption controls, therefore, deal with the application of those rules, distinguishing between controls on the adoption of anticorruption measures, administrative and accounting controls designed to detect fiscal damages to the Treasury and inspections related to public contracts. Some factors, however, negatively affect the implementation of controls, such as the widespread tendency of the public administration to “escape” from controls, complicating the work of the controllers (especially of the Italian anticorruption body); the huge growth of legislation adopted in this area, which produces the perverse effect of a lack of accountability by controlled administrations; uncertainty and gaps in the implementation of the effects of controls. The analysis of these aspects shows that anticorruption controls can work well only if they are closely connected to the possibility of relying on forms of effective accountability and liability of public administrations and, above all, of their political leaders, but, at the moment, these forms are poorly implemented. The existence of too many and diverse “solutions of continuity” between the different phases tends, rather, to hinder the effectiveness of the entire system.
La c.d. “anticorruzione” definisce l’insieme di disposizioni e misure volte a prevenire e limitare la “cattiva amministrazione”, ossia le ipotesi di disfunzione e disservizio nel settore pubblico. i controlli anticorruzione hanno, dunque, ad oggetto l’applicazione delle predette norme, distinguendosi tra verifiche sull’adozione delle misure anticorruzione, controlli amministrativo-contabili volti a rilevare l’insorgenza di eventuali danni erariali, ispezioni in materia di contratti pubblici. alcuni fattori incidono, tuttavia, in modo negativo sullo svolgimento di tali controlli, come la diffusa tendenza delle amministrazioni a “fuggire” dal controllo, aggravando la complessità del lavoro dei controllori (specialmente quello dell’anac); la crescita smisurata dei provvedimenti legislativi adottati in tale settore, tale da produrre l’effetto perverso di una deresponsabilizzazione dei controllati;
l’incertezza e le lacune che caratterizzano il regime degli effetti dei controlli.
l’analisi di questi aspetti dimostra come l’efficace funzionamento dei controlli anticorruzione sia strettamente collegato alla possibilità di far valere forme di effettiva responsabilizzazione e responsabilità delle amministrazioni e, soprattutto, dei suoi vertici politici, allo stato scarsamente realizzate. l’esistenza di varie, troppe soluzioni di continuità tra le differenti fasi tende, difatti, a compromettere l’effettività dell’intero sistema.
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