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Il nuovo prelievo coattivo "stradale": tanto rumore per (quasi) nulla?

    1. [1] Università di Urbino
  • Localización: Rivista italiana di diritto e procedura penale, ISSN 0557-1391, Vol. 59, Nº 2, 2016, págs. 821-834
  • Idioma: italiano
  • Títulos paralelos:
    • The New Compulsory "Road" Sampling: Much Ado About (Almost) Nothing?
  • Texto completo no disponible (Saber más ...)
  • Resumen
    • English

      Law n°. 41 of 2016 defines a new case concerning the compulsory acquisition of biological samples for the purpose of determining, even against the will of the party concerned, whether the person accused of the crimes defined in arts. 589-bis and 590-bis (ltalian criminal code), was driving while drunk or under the effects of drugs. This legislative intervention leads to a number of critical considerations. lt is not clear, for example, if the new emergency road sampling should be considered a type of compulsory sampling as referred to in arto 359-bis (code of criminal procedure), with consequent applicability of the corresponding procedure, or if it constitutes a stand-alone case, where only measures that are established or expressly referred to are applied. In particular, law n°. 41 of 2016 appears not to allow such compulsory blood sampling, that forensic toxicology studies point to as the only truly reliable method of ascertaining a state of drunkenness or drug-related disorder, if not at the price of a questionable straining of the guarantees enshrined in art. 13 of the Constitution.

    • italiano

      La legge n. 41 del 2016 ha introdotto una nuova fattispecie di prelievo coattivo di campioni biologici, finalizzata ad accertare, anche contra la volontà dell'interessato, se il soggetto accusato dei reati previsti dagli artt. 589-bis e 590-bis c.p, fosse alla guida in stato di ebbrezza o di alterazione da stupefacenti. L'intervento normativo si presta ad alcune considerazioni critiche. Non è chiaro, ad esempio, se il nuovo prelievo stradale d'urgenza debba essere considerato una specie del prelievo coattivo di cui all'art. 359-bis C.p.p., con conseguente operatività della relativa disciplina, o se invece rappresenti una fattispecie autonoma, alla quale si applicano le sole disposizioni previste o espressamente richiamate. Ma soprattutto la riforma del 2016 non sembra consentire, se non a prezzo di forzature discutibili del principio di tassatività sancito dall'art. 13 Cost., quel prelievo ematico coattivo che gli studi di tossicologia forense indicano come l'unica modalità autenticamente affidabile per accertare lo stato di ebbrezza o di alterazione da stupefacenti.


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