Checks on the correspondence of prisoners, for investigative purposes, reveals an inconsistent judicial tendency to refer to regulations regarding interception, or regulations regarding seizure. Whereas the laws of Penitentiary Regulations, found in Art. 18-ter, that dictate the rules regarding forms of control of correspondence, are essentially being disregarded. In a procedural system that give prevalence rights to individual detainees, solution tries to advantage the current procedural data
Il controllo della corrispondenza di detenuti a fini investigativi registra interpretazioni giuri‑ sprudenziali “ondivaghe”, tendenti a fare richiamo alla disciplina delle intercettazioni ovvero a quella del sequestro. Sostanzialmente disatteso risulta l’art. 18-ter della legge di Ordinamento Penitenziario che detta prescrizioni sul controllo epistolare. In un sistema processuale che deve accordare prevalenza alle garanzie dell’individuo detenuto, la soluzione proposta mira a valorizzare il dato normativo esistente
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