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On a large specimen of Histioteuthis bonnellii (Cephalopoda: Histioteuthidae) caught in the northern Tyrrhenian Sea, western Mediterranean.

  • Autores: Domenico Capua, Paolo Sartor, Riccardo Sirna, Alessandro Voliani
  • Localización: Bollettino Malacologico, ISSN 0394-7149, Nº. Extra 8, 2009, págs. 23-26
  • Idioma: italiano
  • Texto completo no disponible (Saber más ...)
  • Resumen
    • English

      A large female of the cephalopod Histioteuthis bonnellii (Férussac, 1835) was caught by a commercial ottertrawler in the northern Tyrrhenian Sea off the Tuscany coasts, on a muddy bottom at 130 m of depth.

      This specimen (dorsal mantle length = 230 mm, total weight = 3,550 g) was the largest recorded up to now in the Italian waters and probably the largest specimen found in the Mediterranean Sea. About 70,000 immature eggs were estimated to be present in the ovary, ranging from 0.4 to 1.1 mm in diameter (major axis), with an average value of 0.55 mm. Compared with other findings, in particular with those from the Tuscany waters, mostly from 300 to 500 m, the depth from where this specimen was collected (130 m) is unusual.

    • italiano

      Una femmina di notevoli dimensioni di Histioteuthis bonnellii (Férussac, 1835) è stata catturata il 30 maggio 2005 al largo delle coste toscane nel Mar Tirreno settentrionale, con rete a strascico, su un fondo fangoso tra 120 e 140 metri. L�esemplare dopo la cattura si presentava in buono stato di conservazione, anche se privo delle braccia tentacolari, spezzate nella loro porzione prossimale. L�esemplare (lunghezza dorsale del mantello di 230 mm, peso totale 3.550 g) è risultato quello più grande segnalato in acque italiane e, sulla base delle informazioni esistenti, sembra essere quello di maggiori dimensioni rinvenuto nel Mar Mediterraneo.

      L�ovario, del peso di 18 g, conteneva circa 70.000 oociti, di diametro massimo compreso tra 0,4 e 1,1 mm, con valore medio di 0,55 mm. La distribuzione dimensionale delle uova è apparentemente polimodale, con una dimensione modale compresa tra 0,5 e 0,7 mm. Le ricerche condotte dal 1985 ad oggi nelle acque toscane, durante campagne di pesca a strascico sperimentale, hanno permesso di catturare 88 esemplari di H.

      bonnellii, di dimensioni inferiori rispetto a quelle dell�esemplare oggetto del presente lavoro, tra 294 e 677 m di profondità, anche se il maggior numero di catture è stato ottenuto tra 400 e 600 m. A questo fa eccezione una segnalazione per le acque a nord dell�Elba di una femmina di 195 mm LDM e del peso di 3,250 g, catturata alla profondità di circa 100 m durante una battuta di pesca professionale. Questi dati potrebbero far ipotizzare la presenza di una relazione taglia/profondità per questa specie. Sono ancora poche le informazioni disponibili sulla biologia riproduttiva di H. bonnellii. I dati raccolti sono stati comparati con quelli rilevati su una femmina matura (LDM 300 mm) catturata in Atlantico (25.000 uova stimate, con diametro medio di 2,3 mm) e su una femmina immatura di 195 mm di lunghezza dorsale del mantello (128.000 ± 32.000 uova comprese tra 0,4 e 1,0 mm, con diametro medio di 0,65 mm). Sulla base di queste informazioni, nonché del loro aspetto, gli oociti dell�esemplare indagato sono da considerarsi immaturi. Sembra, inoltre, che in questa specie avvenga una consistente riduzione del numero di uova, passando dagli esemplari in maturazione a quelli maturi. Questo può essere dovuto sia a fenomeni degenerativi o di riassorbimento delle uova, ma anche a decremento numerico dovuto a deposizioni di più lotti in tempi successivi. I dati ad oggi a disposizione non permettono ancora di definirne la strategia riproduttiva.


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