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Resumen de Un passo avanti: il confronto delle impronte digitali postula il rigore dell’art. 360 c.p.p. se il reperto va incontro a deterioramento o cancellazione

Orietta Bruno

  • English

    The decision under review, part of a long line of solid cases, states that taking adactyloscopic (in contrast, not visible) ingerprint is not an “irrepetible technical assessment”. The establishment of this can be traced back to the comparison phase, but the latter is “renewable”. As a result, the rules dictated by art. 360 of the Code of Criminal Procedure only apply when the object in question may be subject to alteration or go missing. While this may appear acceptable at irst glance, the judgment remains a source of doubt. Above all, it opens up a series of arguments that remain unexplored, and urges us to consider the advisability of ilings at the legislative level

  • italiano

    La decisione in commento, ponendosi nell’alveo di un ilone giurisprudenziale granitico, afferma che l’esaltazione di un impronta dattiloscopica (di contro, non visibile) non rappresenta un “accertamento tecnico irripetibile”. All’istituto va ricondotta, semmai, la fase della comparazione; ma quest’ultima è “rinnovabile”. Sicché, le regole di cui all’art. 360 c.p.p. operano solo quando l’oggetto su cui ricade potrebbe subire un’alterazione o andare disperso. Condivisibile a primo impatto, la sentenza è foriera di dubbi. Soprattutto, apre ad una serie di ragionamenti rimasti inesplorati e spinge a rilettere sull’opportunità di limature a livello legislativo.


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