Resumen de Il giudice e le nullità
- italiano
Il saggio ravvisa nella rilevabilità d'ufficio della nullità del contratto, affermata dall'art. 1421 c.c., una caratteristica essenziale della nullità. Nega che a fondamento della stessa si debba porre, necessariamente, una finalità di tutela di interessi pubblici. Ravvisa la ratio costante della rilevabilità d'ufficio nell'esigenza di evitare che nel processo sia, in qualche modo, superata l'inidoneità del contratto nullo a produrre effetti, riconducendo allo stesso effetti propri del contratto valido.
La ratio, così individuata, della rilevabilità d'ufficio della nullità del contratto consente all'Autore di valutare da una punto di vista unitario i limite che il giudice incontra. Tali limiti, costituendo la rilevabilità d'ufficio una caratteristica essenziale della nullità, non possono essere tratti da princìpi processuali, ad eccezione di quello che impone al giudice di pronunciarsi sulla base esclusiva delle acquisizioni processuali. Il metro da adottare per risolvere i problemi che al riguardo si sono posti e che hanno suscitato ampio dibattito in dottrina e in giurisprudenza è l'opzione, nelle alternative che si prospettano, a favore della conclusione che non comporti l'attribuzione di efficacia, diretta o indiretta, al contratto nullo.
L'evoluzione della giurisprudenza nell'impostare e risolvere le problematiche della rilevabilità d'ufficio della nullità merita un particolare apprezzamento non solo per le conclusioni alle quali è pervenuta ma anche per le motivazioni che le sostengono: frutto di un proficuo colloquio tra giurisprudenza e dottrina.
- English
In the possibility of an wx-officio recognition of nullity regarding a contract, establisched by article 1421 of the Civil Code, this essay discerns a characteristic essential to nullity. It denies that a fundamental basis for invalidity must, indispensably, be the protection of public interests. The essay detects, as the constant ratio underlying a potential ex-officio assertion, the need to avoid the possibility that, through the proceedings, the inability of the invalid contract to produce effects may in some way be overcome, thus re-conferring on the foregoing the same effects attributed to a valid contract.
Thus identified, the ratio, inherent to the possible ex-officio assertion of the nullity of a contract allows the Author to evaluate, from a unitary viewpoint, the limitations encountered by the judge. Because the possibility of ex-officio assertion of nullity constitutes a feature essential to the nullity, these constraints cannot be drawn from procedural principles, save for the principle which obliges the judge to rule exclusively on the basis of the procedural evidence. The yardstick to be adopted, when resolving the relevant issues which have already been raised and have led to ample debate in legal doctrine and in judgements, is the option, among the potential alternatives, favouring the conclusion that does not entail the attribution of direct or indirect efffectiveness to the invalid contract.
The evolution of judgements regarding the formulation and resolution of the issues inherent to the possibility of ex-officio assertion of nullity merits special appreciation, not only because of the conclusions reached, but also due to the motivations sustaining them: the outcome of a fruitful interchange between judges and jurists.
