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Resumen de 'O sopra tutti ignorante Albo': osservazioni sul laudario del Bianco da Siena

Silvia Serventi

  • Nella seconda metà del Trecento, Bianco da Siena redige il laudario, annoverando o ponendo al centro dei suoi componimenti la figura di Maria, dedicataria di ben quindici laudi. L'A. indaga sul rapporto vigente tra l'opera e la produzione letteraria e artistica senese e, più genericamente, toscana dei secoli XIII e XIV, proponendo al lettore dei 'cenni' che 'non vogliono certo essere esaustivi, ma intendono se mai offrire materiale per un'auspicabile edizione commentata del laudario, vera miniera per gli studiosi del Basso Medioevo'. In ambito letterario, annovera il "Cantico di frate Sole" di San Francesco d'Assisi, l'"Arbor vitae" di Ubertino da Casale, le "Meditationes vitae Christi" di Giovanni de' Cauli, la "Divina Commedia" dantesca, il "Canzoniere" petrarchesco e i "Cantari" religiosi senesi di Niccolò Cicerchia, Neri Pagliaresi e Tancredi da Massa. Tra le opere artistiche, invece, rileva l'influsso della "Maestà" di Duccio da Siena e degli affreschi realizzati da Pietro e Ambrogio Lorenzetti sulla facciata dell'ospedale di Santa Maria della Scala.


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