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Nella soffitta di Adolfo Albertazzi: la scoperta di un archivio dimenticato

  • Autores: Annarita Zazzaroni
  • Localización: Esperienze letterarie, ISSN 0392-3495, Vol. 41, Nº. 2, 2016, págs. 81-97
  • Idioma: italiano
  • Texto completo no disponible (Saber más ...)
  • Resumen
    • Il saggio si occupa dell'archivio letterario privato di Adolfo Albertazzi, conservato in una sua casa, Villa Sillarola, a Castel San Pietro dell'Emilia (oggi Castel San Pietro terme). In tale archivio, studiato per la prima volta, le carte non sono ordinate né tanto meno catalogate; esse sono conservate in grossi bauli nella soffitta della villa e di fatto non sono aperte alla consultazione. Il fondo archivistico comprende carte manoscritte e a stampa di opere, lettere (oltre 300), fotografie (spesso con dedica), quaderni di appunti, ritagli di giornali e riviste. Zazzaroni dà l'elenco dei 159 corrispondenti identificati da Giuseppina Lelli Guerra, penultima erede di Albertazzi, con l'indicazione della consistenza dei pezzi (suddivisi in biglietti, cartoline, lettere) per ognuno. A questa corrispondenza vanno aggiunte 39 lettere di traduttori stranieri e 200 tra lettere e cartoline di mittenti non identificati. Esiste inoltre un faldone con lettere di famiglia, fra cui 3 di una ragazza di nome Tilde, finora ignoto amore del letterato. Di alcuni documenti la studiosa propone poi un'analisi critica che dimostra ulteriormente l'interesse del Fondo.


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