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Cessione d'azienda frazionata nel conferimento d'azienda e successiva cessione di quote nella conferitaria

  • Autores: Andrea Maria Azzaro
  • Localización: Giustizia Civile: revista giuridica trimestrale, ISSN 0017-0631, Nº. 3, 2014, págs. 771-823
  • Idioma: italiano
  • Texto completo no disponible (Saber más ...)
  • Resumen
    • English

      The sale of the company operated through the transfer of company and the subsequent sale of the shares of the transferee has long been central to the debate about registration tax applicable, according to the law is now settled, that the act should be typically fiscally responsible operation but less beneficial in the absence of proof to the taxpayer of a valid economic reason underlying the particular path chosen negotiation, largest compared in order to reduce the tax burden. To this end, the case is believed to be framed in the theory of "abuse of the contractural instrument", which in this context would be bsed on the principle of art. 53 of the Constitution. Study offers a different perspective reconstructive, which places the story in the context of contract fractionation, assuming that when the individual contracts in which you split the sale of the company producing, in their summation, the same economic function of the additional tax due in the absence of evidence to the contrary of the taxpayer of a divergence between the economic cause of the operation took place and that the type of contract split. In this way, the problem is brought back as part of the traditional instruments of their own legal contract, freeing herself from those hermeneutical methods that have led some to talk doctrine of abuse of rights as a "topic abused".

    • italiano

      La cessione d'azienda operata attraverso il conferimento d'azienda e la successiva cessione di quote della conferitaria è da tempo al centro del dibattito in merito all'imposta di registro applicabile che, secondo la giurisprudenza oramai consolidata, deve essere quella dell'atto tipicamente preposto all'operazione ma fiscalmente meno vantaggioso, in mancanza della prova da parte del contribuente di una valida ragione economica sottesa al particolare percorso negoziale prescelto, predonderante rispetto allo scopo di ridurre il carico fiscale. A tal fine la fattispecie si ritiene inquedrabile nella teorica dell'"abuso dello strumento contrattuale", che in tale ambito poggerebbe sul principio di cue all'art. 53 Cost. Lo studio propone una diversa prospettiva ricostruttiva, che colloca la vecenda nell'ambito del frazionamento contrattuale, assumendo che quando i singoli contratti in cui viene frazionata la cessione d'azienda producono, nella loro sommatoria, la medesima funzione economica del contratto frazionato, tanto basti a suffragare l'applicazione della maggiore imposta dovuta, in mancanza della prova contraria del contribuente di una devergenza fra la causa dell'operazione economica posta in essere e quella del tipo contrattuale frazionato. In tal modo il problema viene ricondotto nell'ambito del tradizionale strumentario giuridico proprio del contratto, svincolandosi da quei metodi ermeneutici che hanno indotto certa dottrina a discorrere dell'abuso del diritto come di un "argomento abusato".


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