Random telephone tappings of the Head of State, in Italy, are ruled by case-law only, specifically by the judgment of the Constitutional Court n. 1/2013. The essay analyzes the content of the decision, highlighting some critical aspects of procedural rules provided by the Court and of the reconstruction of the role of the President of the Republic within the Italian system, on which the verdict is based.
Le intercettazioni casuali del Capo dello Stato, nel nostro ordinamento, sono disciplinate soltanto per via giurisprudenziale ed hanno come unico punto di riferimento la sentenza della Corte costituzionale n. 1 del 2013. L’articolo analizza il regime ivi delineato, mettendone in rilievo alcuni aspetti critici sia per le soluzioni processuali prospettate, sia per la stessa ricostruzione del ruolo del Presidente della Repubblica su cui si fonda la decisione.
© 2001-2024 Fundación Dialnet · Todos los derechos reservados