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Alexander and Darius in a contest of wit («Alexander romance» 1.36-38): Sources, formation and storytelling traditions

  • Autores: Ioannis M. Konstantakos
  • Localización: Acme : annali della Facoltà di lettere e filosofia dell'Università degli studi di Milano, ISSN 0001-494X, Vol. 68, Nº. 1, 2015, págs. 129-156
  • Idioma: inglés
  • Enlaces
  • Resumen
    • English

      The story of the symbolic gifts sent by Darius to Alexander the Great ("Alexander Romance".36-38) derives from a Hellenistic collection of fictional letters narrating the Macedonian conqueror’s expedition. A direct model of the narrative was the legend about the Scythians’ enigmatic presents to Darius I, recounted by Herodotus (4.131-132) and other sources and well nown in Hellenistic times. Apart from this, the story of Alexander and Darius is also influenced from oral traditions of lore and entertainment, equally traceable to the Hellenistic age. The ersian nd the Macedo-nian king compete in offering contrasting explanations of the symbolic items; heir explanations are placed in a kind of ascending scale from weaker to stronger. Alex-ander’s nterpretation makes the objects stand for the notions of power and conquest, thus capping arius’ weaker allegory of childishness and submission. This narrative scheme recalls riddle ames with analogous escalating structure, attested for early Hellenistic symposia by Diphilos nd learchos of Soloi. In such playful competi-tions, two or more players strove to surpass each ther y producing ever superior solutions for the same riddle.

    • italiano

      La storia dei doni simbolici inviati da Dario a Alessandro Magno ("Romanzo di Alessandro" .36-38) è derivata da una raccolta ellenistica di lettere fittizie che raccontavano la spedizione el onquistatore Macedone. Un modello diretto di quella narrazio-ne fu la leggenda sui regali nigmatici mandati dagli Sciti a Dario I, che è narrata da Erodoto (4.131-132) e altre fonti ed era en nota nell’epoca ellenistica. Oltre a que-sto, la storia di Alessandro e Dario è anche nfluenzata da tradizioni orali di folclore e divertimento, ugualmente riconducibili all’età llenistica. l re Persiano e quello Macedone competono nell’offerta di spiegazioni contrastanti degli ggetti imbolici; le loro spiegazioni sono collocate in una sorta di scala ascendente dal più debole al iù forte. Secondo l’interpretazione di Alessandro, gli oggetti rappresentano le nozioni di potere e i onquista, superando in tal modo l’allegoria più debole di puerilità e sot-tomissione proposta da ario. Questo schema narrativo ricorda giochi di enigmi con analoga struttura a gradi, che vengono attestati da Difilo e Clearco di Soli per simposi di prima età ellenistica. In tali gare cherzose, due o più giocatori tentavano di superarsi l’un l’altro, trovando ogni volta una oluzione iù forte per lo stesso indovinello.


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