La legge n. 47/2015, recependo recenti arresti giurisprudenziali, impone al giudice cautelare di esplicitare nella motivazione – oltre alla già prescritta «esposizione» – anche la propria «autonoma valutazione» in ordine alle esigenze cautelari, agli indizi e agli elementi forniti dalla difesa. La prescrizione è presidiata dall’obbligo del tribunale del riesame, il quale ne verifichi la violazione, di procedere all’annullamento dell’ordinanza impugnata. La novella spiega effetti sul potere di annullamento, reso più ampio rispetto al passato, quando era limitato ai soli casi di motivazione assente (o meramente apparente); per contro, l’esercizio dei poteri di integrare la motivazione viene ora circoscritto alle sole ordinanze che presentino comunque un “contenuto minimo”, dal quale emerge l’autonoma valutazione compiuta dal primo giudice.
In accordance with the amendments introduced by the law n. 47 of 2015, the judge is now compelled to provide within the grounds of a precautionary measure his own assessment over the conditions that authorise the order. Lacking this requirement, the Court of re-examination can now only overrule the precautionary measure under appeal, with no chance to integrate into its lacking reasoning any additional themes. Integrations by the Court of reexamination are now only admitted if the reasoning of the precautionary measure includes an independent assessment provided by the judge who had adopted the order, even if the reasoning is deficient under other aspects
© 2001-2025 Fundación Dialnet · Todos los derechos reservados