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Resumen de L’innovazione del governo locale alla prova: uno sguardo comparato agli Statuti delle Città metropolitane

Luciano Vandelli

  • italiano

    La lettura trasversale degli Statuti sinora approvati dalle Città metropolitane mostra come, nelle diverse questioni, le varie realtà abbiano inteso ampiamente utilizzare l’estesa autonomia statutaria che il legislatore ha inteso riconoscere a questi nuovi enti. In effetti, i testi mostrano un notevole grado di differenziazione ed appaiono modulati sulla base delle esigenze e delle opzioni espresse in ciascun territorio. Ad esaltare la linea della differenziazione si pone, in primo luogo, la prospettiva, adottata dagli Statuti, di una coabitazione, nel nostro Paese, tra Città metropolitane ad elezione indiretta e Città metropolitane (in concreto: Roma, Milano e Napoli) incentrate su un Sindaco e su un Consiglio eletti direttamente; scelta, quest’ultima, che può giustificare qualche preoccupazione sugli equilibri e sulla funzionalità complessiva del sistema, ove non sia accompagnata da un effettivo scorporo del Comune capoluogo in più Comuni.

  • English

    The cross-reading of the Statutes approved nowadays by the new Metropolitan Cities shows a different approach in the use of the statutory autonomy provided by the law: the texts show a high degree of differentiation and seem shaped on the specific needs and opinions expressed in each local context. A specific differentiation derives from the perspective, adopted in the Statutes, of a cohabitation, in our Country, between Metropolitan Cities with an indirect election system and Metropolitan Cities (specifically: Rome, Milan and Naples) with a Mayor and a Council directly elected. This choice may justify some doubts about the functionality of the system.


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