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Resumen de Un salterio miniato quattrocentesco dal convento di San Francesco a Zara

Nikola Jaksic

  • English

    The author discusses an illuminated manuscript from the convent of St Francis at Zadar. Nine folios featuring the most representative initials from this manuscript were cut out in 1974 and their whereabouts have been unknown ever since. Only old black and white photographs of this psalter are known in the scholarly literature. With the aid of colour details preserved on a roll flm at the Conservation Office at Zadar, the author attempts to reconstruct their original appearance. He highlights the fact that this psalter has not been thoroughly analyzed or consistently described. He establishes that this is a Liturgical psalter (psalterium feriale) which difers from a Biblical psalter, and that it contains a hymnal (psalterium cum hymnis). Each psalm and hymn begins with an illuminated initial, most of which are decorative. However, the psalter has eight fgural initials (littera historiata), which the author analyzes individually and establishes as a direct refection of the division of the psalter into the days of the liturgical week. Figural decoration was given only to the initials of the first psalm of each new liturgical day (feria), which makes seven in total. Tese are: Psalms I, XXVI, XXXVII, LII, LXVIII, LXXX and XCVII, where Psalm I marks Sunday, Psalm XXVI Monday and so on, until the end of the liturgical week. Figural decoration was also given to the very first initial at the beginning of the psalter which opens with a so-called Invitatorium. Each figural initial is described in detail and special emphasis is given to initial B on folio 5 which represents the richest initial in the entire psalter. At its bottom is a depiction of St Bernardine, rather than St Anthony of Padua or St Francis as has been suggested. In this paper, the author publishes all the initials and places them in the context of their respective psalms. The paper graphically differentiates three types of initials through the use of diferent typesetting. The figural initials, littera historiata, are printed in bold, the italic typeface is applied to the littera dominicalis, while the others, ‘littera ferialis’, which form the majority, are printed in regular typeface. The colour red is used for a rubrica, that is the subtitles which mark the psalter’s individual sections, such as the Invitatorium, feria, hymns, etc. This enables even those who have no command of Croatian to gain insight into the entire content of the psalter. Contrary to current opinion which claims the psalter to be the work of a Venetian school, and contrary to an isolated view that it was created at Zadar itself, the author deems that the psalter was created in the circle of Bologna, most likely around 1460 or soon after this date.

  • italiano

    L'autore discute un manoscritto miniato dal convento di San Francesco a Zara. Nove fogli che caratterizzano le iniziali più rappresentative di questo manoscritto sono stati tolti nel 1974 e la loro ubicazione è sconosciuta fin da allora. Solo vecchie fotografie in bianco e nero di questo Salterio sono note nella letteratura scientifica. Con l'ausilio di particolari dei colori conservati su un rotolo di pellicola presso l'Ufficio della Conservazione a Zara, l'autore tenta di ricostruirne l'aspetto originario. Egli mette in evidenza il fatto che questo salterio non è stato analizzato a fondo o descritto consistentemente. Egli stabilisce che si tratta di un salterio liturgico (Psalterium feriale), che si distingue da un salterio biblico, e che contiene un innario (Psalterium cum hymnis). Ogni salmo e inno inizia con un’iniziale illuminata, la maggior parte delle quali sono decorative. Tuttavia, il salterio ha otto iniziali figurale (littera historiata), che l'autore analizza individualmente e stabilisce come un riflesso diretto della divisione del Salterio nei giorni della settimana liturgica. La decorazione figurale è stata data solo per le iniziali del primo salmo di ogni nuovo giorno liturgico (feria), che fanno sette in totale. Essi sono: i Salmi I, XXVI, XXXVII, LII, LXVIII, LXXX e XCVII, dove il Salmo I marca la Domenica, il Salmo XXVI il Lunedi e così via, fino alla fine della settimana liturgica. La decorazione figurale è stata data anche alla prima iniziale all'inizio del Salterio che si apre con un cosiddetto Invitatorium. Ogni iniziale figurale è descritta in dettaglio, e particolare enfasi viene data all’iniziale B nel folio 5, che rappresenta l'iniziale più ricca di tutto il Salterio. Nella sua parte inferiore c’è una rappresentazione di San Bernardino, invece di Sant'Antonio da Padova o di San Francesco come è stato suggerito. In questo lavoro, l'autore pubblica tutte le iniziali e le inserisce nel contesto dei rispettivi salmi. Il documento difrerenzia graficamente tre tipi di iniziali attraverso l'uso di differenti composizione. Le iniziali figurali, littera historiata, sono stampate in grassetto, il corsivo viene applicato alla littera dominicalis, mentre gli altri, 'littera ferialis', che costituiscono la maggior parte, sono stampati in caratteri regolare. Il colore rosso è utilizzato per una rubrica, che sono i sottotitoli che segnano le sezioni individuali del Salterio come l’Invitatorium, feria, inni, ecc. Questo permette anche coloro che non hanno il comando della lingua Croata di conoscere l'intero contenuto del salterio. Contrariamente all'opinione corrente che sostiene che il Salterio è l’opera di una scuola veneziana, e contrariamente a una visione isolata che è stato creato a Zara stessa, l'autore ritiene che il Salterio è stato creato nel cerchio di Bologna, molto probabilmente intorno al 1460 o appena dopo questa data.


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