Although its intensity and duration, the relation between Elsa Morante and the cinema is less studied by the critics, perhaps because of the scarceness of information. But the discovery of many new documents in these years permitted to know the plots written (but not realized9 by the Author from 1933 till 1952 (there are three different plots: Il diavolo, Miss Italia and Verranno a te sull’aure). It is also possible to have a clear idea of the collaboration with some directors like: Alberto Lattuada, Luchino Visconti, Franco Zeffirelli, Pier Paolo Pasolini. A close analysis of the cinematographic version of the novel L’Isola di Arturo, directed by Damiano Damiani in 1962, permits to determine that the dissatisfaction which Morante expressed in many circumstances derives from a lack of dialogue between her and the director damiano Damiani.
Pure se intenso e continuato nel tempo, il rapporto tra Elsa Morante e il cinema è sempre rimasto un argomento poco sondato dalla critica, forse anche per la scarsità di informazioni al riguardo. Negli ultimi anni, tuttavia, molti nuovi documenti sono stati reperiti, e tali scoperte hanno reso possibile conoscere i soggetti cinematografici da lei scritti (ma mai realizzati) tra il 1939 e il 1952 (sono tre: Il diavolo, Miss Italia e Verranno a te sull’aure...), nonché farsi un’idea concreta delle sue varie collaborazioni con registi come Alberto Lattuada, Luchino Visconti, Franco Zeffirelli, Pier Paolo Pasolini. Differentemente, un’analisi attenta della trasposizione cinematografica de L’isola di Arturo, diretta da Damiano Damiani nel 1962, mostra come l’esibita insoddisfazione della scrittrice, espressa in più occasioni, nasca per l’appunto da un’assenza di dialogo tra i due artisti.
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