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Curzio Malaparte: "La rivolta dei santi maledetti"

  • Autores: Luigi Martellini
  • Localización: Cuadernos de filología italiana, ISSN 1133-9527, Nº. 22, 2015, págs. 155-180
  • Idioma: italiano
  • Títulos paralelos:
    • Curzio Malaparte: La rivolta dei santi maledetti
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  • Resumen
    • English

      This article retraces the historical, political, ideological and literary genesis of La rivolta dei santi maledetti (The Uprising of the Damned Saints), the first book written by Kurt Erik Suckert (Curzio Malaparte) after the Italian defeat in Caporetto. Its different editions were impounded by Giolitti, and then by Nitti and by Mussolini. The writer, who was volunteer soldier and invalid of war, affirms that the facts of Caporetto were not a military defeat but an uprising of the soldiers due to the desperation, the intolerance of the misery, the indifference shown by the upper class and the high Command, the hunger, the useless carnages and the brutality. Really the defeat of Italian army in Caporetto was a class struggle of the humble people, who was fighting in an undesired war, against the upper class, who wanted the war but didn�t participate in it.

    • italiano

      Viene ricostruita per sommi capi la genesi storica, politica, ideologica e letteraria de La rivolta dei santi maledetti, il primo libro di Kurt Erick Suckert (Curzio Malaparte) scritto dopo la disfatta italiana di Caporetto e pubblicato in diverse edizioni tutte sequestrate prima da Giolitti, poi da Nitti e Mussolini. La tesi dello scrittore (volontario e invalido di guerra) è che quella di Caporetto non fu una sconfitta militare, ma una rivolta dei fanti della trincea per la disperazione, l�insofferenza della miseria, l�indifferenza della classe dirigente e degli Alti Comandi, gli inutili massacri, la fame, le bestialità: la lotta di una classe (di gente misera e umile che non aveva voluto la guerra e la stava facendo) contro un�altra classe (di gente privilegiata che aveva voluto guerra e non vi prendeva attivamente parte).


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