VERSO IL RIPRISTINO DELLA CULTURA DELLE GARANZIE IN TEMA DI LIBERTA PERSONALE DELL'IMPUTATO

• Autores: Giulio Illuminati
• Localización: Rivista italiana di diritto e procedura penale, ISSN 0557-1391, Vol. 58, Nº 3, 2015, págs. 1131-1162
• Idioma: italiano
• Títulos paralelos:
  • Towards a Restoration of the Culture of Guarantees of the Defendant's Personal Freedom
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• Resumen
  • English

    Law No. 47 enacted on April 16, 2015 amends several points of the provisions on precautionary measures set forth in the ltalian Code of Criminal Procedure. The issue of pre-trial detention of the suspect has long been at the center of attention of the legislature, especially after the judgments issued by the European Court of Human Rights condemning ltaly for "inhuman or degrading treatment" due to prison overcrowding, partially caused by the high number of detainees still awaiting a final sentence. After a number of emergency decrees that contributed to substantially reducing the prison population, the Parliament passed more organic legislation aimed at restoring the role of "remedy of last resort' of pre-trial detention, in compliance with the general principies of the system, and at fostering the use of alternative measures, such as house arrest, electronic surveillance or disqualifying measures. At the same time, the law strengthens the safeguards of the suspect by imposing a more stringent burden ofjustification on the judge ordering the precautionary measure and by reforming the rules on the appellate review, in arder to ensure a faster and more effective control by the higher court. The author analyzes the new law and highlights its achievements, omissions and critical points.

  • italiano

    La legge 16 aprile 2015, n. 47, modifica in piú punti la disciplina delle misure cautelari prevista dal codice di procedura penale. Il problema della custodia in carcere dell'imputato e da tempo al centro dell'attenzione dellegislatore, specialmente dopo le sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo che hanno condannato l'ltalia per il "trattamento inumano o degradante" dovuto al sovraffollamento carcerario, determinato in parte dall'alta percentuale di detenuti non ancora condannati definitivamente. Dopo una serie di decreti di emergenza, che hanno contribuito a ridurre sensibilmente la popolazione carceraria, il Parlamento ha approvato un provvedimento piú organico, destinato a ricondurre la custodia cautelare in carcere al ruolo di extrema ratio, in aderenza ai principi generali del sistema, e a favorire l'uso di misure altemative, come l'arresto domiciliare, il braccialetto elettronico o le misure interdittive. Al tempo stesso vengono rafforzate le garanzie dell'imputato, imponendo un piü stringente onere di motivazione al giudice cautelare e riformando le norme sulle impugnazioni in modo da assicurare un controllo piü rapido e piú rigoroso da parte del giudice superiore. L'autore analizza la nuova legge, mettendone in evidenza i risultati, le lacune e i punti critici.