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Resumen de Lo sport cattolico italiano, dalla fine del II Guerra Mondiale alle Olimpiadi del sessanta

María Mercedes Palandri

  • italiano

    All’interno di una cornice che descrive la situazione storico-politica del primo II dopoguerra, la ricostruzione dello sport italiano prende l’abbrivo dopo la lunga parentesi del periodo fascista. Accanto al Comitato Olimpico Nazionale Italiano (Coni) emergono nuovi organismi che si occupano di sport e contribuiscono ad arricchire la società italiana, tra tutti spicca il Centro Sportivo Italiano (CSI).Questa ricerca ha lo scopo di indagare il contributo che l’organizzazione dello sport cattolico ha messo in campo a favore dello sviluppo del sistema sportivo nazionale. Dalla relazione privilegiata che papa Pacelli ha concesso al popolo sportivo cattolico elaborando con i suoi discorsi una concezione di sport «cristianamente e sanamente inteso», capace di guidarlo e orientarlo di fronte a questo fenomeno in continua espansione. Alla presentazione della figura di Luigi Gedda, presidente del Csi dal 1944, anno della sua fondazione, fino al 1960, anno della XVII Olimpiade romana, e che ha rappresentato il trait d’union tra le gerarchie ecclesiastiche, il Csi e lo sport. All’alacre attività del Csi degli anni Cinquanta che ha visto un sostanziale sviluppo del suo impegno e delle sue attività nei confronti del gioventù sportiva che si è concretizzato attraverso il riscontro di un maggiore numero di tesserati. Ma soprattutto all’operosa condotta portata avanti da questa organizzazione cattolica in prospettiva dei Giochi Olimpici di Roma del 1960 con la preparazione della Giornata Olimpica indetta dal Coni per diffondere lo spirito olimpico tra la popolazione in ogni luogo d’Italia e per sollecitare lo sviluppo di una coscienza critica di fronte al vasto analfabetismo motorio degli italiani.

  • English

    In the frame of the historical and political situation of the postwar period after the 2nd World War, the reconstruction of Italian Sport begins after the long interval of the fascist period. Besides the Italian National Olympic Committee (INOC), new bodies emerge concerning sports and contributing to win over the Italian society; between all of them the Italian Sport Center (ISC) stands out.This research has as a target the inquiry about the contribution of the organization of catholic sport to help the development of the national sport system. From the privileged relation given by the Pope Pacelli to the catholic sporting people, working out with his speeches a conception of «Christianly and healthily intense» sport, able to guide and direct them in facing this phenomenon in continuous expansion. To the introduction of Luigi Gedda’s character, the president of the ISC from 1944, the year of its foundation, until 1960, the year of the XVII Olympiad in Rome, who represents the union link between the ecclesiastical hierarchy, the ISC and the sport. To the activity of the ISC in the 50s, when a substantial development of its pledge and its activities has been seen in front of the sporting youth, made concrete through a higher number of federated ones. But specially to the working behavior developed before by this catholic organization facing the Olympic Games of Rome in 1960, with the preparation of the Olympic Journey designed by the INOC for spreading the Olympic spirit among population in all places of Italy and for requesting the development of a critical awareness in front of the Italians’ high motive illiteracy.


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