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La ceramica fenicia da nuraghe S’Urachi e dal villaggio di Su Padrigheddu (San Vero Milis, Sardegna): aspetti cronologici e funzionali

    1. [1] University of Leicester

      University of Leicester

      GB.ENG.H4.31UC, Reino Unido

  • Localización: Onoba: revista de arqueología y antigüedad, Nº. 3, 2015, págs. 129-146
  • Idioma: italiano
  • Enlaces
  • Resumen
    • español

      Il centro indigeno ubicato presso il nuraghe S’Urachi e l’adiacente villaggio di Su Padrigheddu, nella Sardegna centro-occidentale, fu abitato senza soluzione di continuità fra la tarda età del Bronzo e la prima età romana. Ricerche condotte presso i due siti hanno restituito un cospicuo lotto di materiali di tipologia fenicia, databili fra l’VIII e il VI sec. a.C. Nel presente articolo, mediante l’analisi delle caratteristiche cronologiche e funzionali della ceramica fenicia, in particolare anfore e ceramica da cucina e da mensa, si vuole porre in evidenza come la distribuzione di ceramica fenicia a S’Urachi e Su Padrigheddu incrementò in modo sostanziale dalla metà del VII sec. a.C. Mentre una cospicua percentuale dei materiali è rappresentata da frammenti di anfore, probabilmente importate dai vicini centri coloniali sulle sponde del golfo di Oristano, una parte significativa di ceramica di tipologia fenicia è composta da manufatti da cucina di produzione locale. Si suggerisce che questa categoria funzionale sia da mettere in relazione con pratiche culinarie tradizionali di un gruppo di individui di estrazione culturale fenicia, che giunsero a S’Urachi e Su Padrigheddu dai vicini centri coloniali e Tharros e/o Othoca.

    • English

      The indigenous site at nuraghe S’Urachi and the adjacent village at the site at Su Padrigheddu in west-central Sardinia were continuously settled between the Late Bronze age and the early Roman period. Research at both sites has yielded a significant assemblage of typologically Phoenician pottery, dating between the 8th and 6th c. BC. By focusing on chronological and functional features of Phoenician pottery, namely amphorae, cooking and table ware, my aim in this paper is to show that the distribution of Phoenician ceramics at S’Urachi and Su Padrigheddu dramatically increased from the mid-7th century BC. While a substantial percentage of the assemblage is made up of amphora sherds, which were imported from the nearby Phoenician colonial settlements located on the shores of the Gulf of Oristano, a significant amount of typologically Phoenician pottery is composed of locally made cooking ware. It is suggested that this functional category of pottery is related to the culinary, traditional practices of a group of individuals of Phoenician background, who moved from the nearby colonial settlements of Tharros and/or Othoca and settled at S’Urachi and Su Padrigheddu.


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