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Resumen de Sul filo della memoria: Oralità, storia e storiografia nel racconto di Vittore Bocchetta

Giuliana Adamo

  • italiano

    La rappresentazione del sé e della propria storia da parte di testimoni sopravissuti agli orrori della grande storia, comporta un esito in cui i confini tra Storia e storia, memoria soggettiva e documenti d’archivio, fatti accaduti realmente e percezione individuale di essi sono sempre labili, tutt’altro che netti e precisi. Attraverso il racconto, orale e scritto, di Vittore Bocchetta (n. 1918) —fatto di Storia, storia, memoria e mito— e la sua riscrittura intentata da Giuliana Adamo nel volume Una vita contro (2012), si è cercata la legittimazione della veridicità del dictum individuale attraverso il suo riscontro con la controstoria offerta da documenti d’archivio. La voce soggettiva del testimone viene così a fare parte di una polifonia nei cui confronti lo storico dovrebbe porsi in termini di comprensione.

  • English

    The representation of the self and one’s own story by witnesses who survived the horrors of history leads to an outcome in which the borders between history and story, subjective memory and archival documents, real events and individual perception of them, are always highly blurred and far from clear and well defined. Through Vittore Bocchetta’s (b. 1918) own oral and written account of his life —in which history and story, memory and myth are intertwined— and its rewriting by Giuliana Adamo in her volume Una vita contro (2012), the author has tried to legitimise the individual account with an accurate verification against the counter history offered by archival documents. Thus the witness subjective voice becomes part of a polyphony which historians must try to comprehend.


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