A Tijuana la barriera di confine eretta dal governo statunitense raggiunge la spiaggia, un�area frequentata dalla popolazione della città. Il testo propone un�analisi delle molteplici e variabili relazioni tra la "struttura spaziale" di confine, con particolare attenzione alla violenza spaziale esercitata, e alle rappresentazioni e pratiche che animano quel luogo. Emerge dunque come differenti forme di "manipolazione" e "rifunzionalizzazione" della barriera riescano a depotenziare la violenza spaziale esercitata.
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