Il presente articolo è un�indagine, condotta attraverso l�analisi di diversi topoi letterari, sulle fonti classiche della Bella Mano di Giusto de� Conti, un�opera per molti versi d�avanguardia nel panorama lirico del Rinascimento italiano. Attraverso il continuo confronto testuale non solo si fanno emergere le tracce di una profonda frequentazione contiana dei poeti elegiaci, ma si definisce anche il modus operandi di recupero, riutilizzo e combinazione di fonti antiche e moderne tipico di tutto il proto-petrarchismo quattrocentesco.
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